Nell’ambito del cineforum di Pietrelcina, il primo appuntamento è stato dedicato a Il conformista di B.Bertolucci
1938. Marcello Clerici ha l'ordine di uccidere il suo professore universitario Quadri, si reca quindi in viaggio di nozze a Parigi dove ora il professore vive. I ricordi dell'infanzia interferiscono con il presente facendo affiorare il vero motivo del desiderio di commettere l'omicidio: il protagonista anela ad una normalità da cui si sente escluso e spera che aderire a pieno al Fascismo gliela potrà restituire. Da bambino aveva, infatti, ucciso un uomo che voleva abusare di lui e aveva cercato per tutta la vita di cancellare la macchia di quella colpa. Sullo sfondo l'Italia dall'epoca fascista alla fine della guerra.
Tratto dall'omonimo romanzo di Moravia (1951) rispecchia il mutamento storico che avviene nei vent'anni che separano il romanzo dal film (1970). Molte le differenze rintracciabili nella trascodificazione a cominciare dall'ordine temporale in cui vengono raccontati gli avvenimenti. La peculiarità del film sta nel fatto che la Storia diventa pura rappresentazione visiva. Bertolucci è riuscito a raccontare magistralmente attraverso le immagini costruendo un film che è il racconto dell'Italia ma anche un racconto universale sull'uomo ma che è soprattutto il Cinema. Durante la presentazione del film ci soffermeremo su alcune scene chiave e analizzeremo il passaggio dal testo letterario al testo filmico.
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