Venerdì 11 novembre presso la scuola elementare di Pietrelcina alle 17.00 è prevista la proiezione di 2001 Odissea nello spazio (1968) di Stanley Kubrick.
Il film di fantascienza più noto di tutti i tempi è tratto da un racconto di Arthur C. Clarke, La sentinella (1948) ma lo stesso autore dopo il film scrisse un nuovo racconto intitolato 2001 Odissea nello spazio. Kubrick per i suoi film si è ogni volta ispirato alla letteratura, sperimentando generi diversi (trhiller, storico in costume, socio-politico, di guerra) e lavorando ogni volta sulla ricostruzione di ambienti e tempi in maniera certosina e innovando e arricchendo ogni genere filmico con cui si è misurato. Il senso estetico dei suoi film è il risultato di un lavoro di integrazione fra diversi canali comunicativi: il contesto reale delle sue storie è infatti un tessuto d'immagine e musica, elemento fondamentale per veicolare emozioni nello spettatore. Anche in 2001 Odissea nello spazio riproduce con fedeltà l'ambiente spaziale: tutti gli avvenimenti in ambienti senz'aria si svolgono in silenzio o con un valzer di Strauss come puro riempimento del silenzio, l'astronave ha una gravità artificiale per rotazione che è correttamente rappresentata, i movimenti in assenza di gravità sono lenti come dovrebbero essere. Noto per le innovazioni tecniche all'interno della storia del cinema, dai suoi film si evince una cura ossessiva per i particolari dell'immagine, per la prospettiva e l'illuminazione, per la posizione degli attori e degli oggetti di scena, tanto che ogni suo film è studiabile in ogni fotogramma come "album di inquadrature".È interessante questa trasposizione all'interno della nostra rassegna per il modo in cui il testo letterario viene trasformato in testo visivo. Lo stesso Kubrick a proposito del film così si era espresso:
«Ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico del film, io ho tentato di rappresentare un'esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio».
Nessun commento:
Posta un commento