Il teatro è un luogo di sospensione, sottratto alle regole del quotidiano e dove la finzione e l'artificio, secondo un topos ben codificato, hanno lo scopo, però, di svelare la realtà o di reinterpretarla e riscriverla. Ne L’ultimo metrò il teatro è prima uno spazio utopico al di fuori della storia, e poi il luogo dove prende forma la Resistenza.
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