martedì 11 dicembre 2012

Lo squarcio nella tela ottocentesca (konferencie s medzinárodnou účasťou, ktorá sa konala na UKF v Nitre dňa 2. decembra 2011)

[...] L'attento studio della ritrattistica dell'epoca ha permesso a Martone di rendere i suoi personaggi molto somiglianti agli originali storici, ma ciò non gli nega la possibilità di rendere espressiva quella stessa somiglianza. Per rappresentare la Belgoioso da adulta usa, ad esempio, un quadro di Henry Lehmann, pittore tedesco naturalizzato francese poco legato alla storia italiana, mentre per gli anni dell'ardore giovanile usa il ritratto di Francesco Hayez, un pittore, come abbiamo visto, profondamente legato alla causa rivoluzionaria e alla costruzione dell'identità. L'immagine realistica si connota, così, ideologicamente. In un'altra scena del film l'immagine di Francesca Inaudi (l'attrice che interpreta la Belgioioso da giovane) sembra apparentarsi a La meditazione, un dipinto sui moti del 1848 dello stesso Hayez, a cui, peraltro, Martone ha dedicato un breve documentario presentato alla Mostra del Cinema di Venezia... (tratto da "Lo squarcio nella tela ottocentesca: le forme dell'identità attraverso i richiami pittorici in Senso e Noi credevamo", in Aa. Vv., Atti del Convegno internazionale di Nitra per i 150 anni dell'Unità d'Italia - Zborník príspevkov z interdisciplinárnej vedeckej konferencie s medzinárodnou účasťou, ktorá sa konala na UKF v Nitre dňa 2. decembra 2011)



 

Nessun commento:

Posta un commento